Dolomiti Extreme Trail è un'esperienza che trascende il puro agonismo. Parteciperai ad un evento che, grazie all'unicità degli ambienti, saprà certamente gratificarti a prescindere dal risultato sportivo. La Val di Zoldo custodisce, infatti, alcune delle più belle architetture rocciose delle Dolomiti, dichiarate Patrimonio Mondiale dell'Umanità da
Dolomiti Extreme Trail is much more than pure competition. Thanks to the uniqueness of the unspoilt landscapes you will live an experience that will definitely gratify you, regardless of the race result. Val di Zoldo holds some of the most beautiful rocky mountain peaks of the Dolomites, UNESCO World Heritage. You can choose one of the six DXT ra
103K di avventura e coraggio, un’avventura che vi regalerà emozioni, tante, diverse, indimenticabili! Il coraggio che regala orgoglio di avercela fatta. La DXT103K non è un trail qualsiasi, è l’anello della Val di Zoldo!!! Si parte aggredendo il gruppo montuoso degli SPIZ di MEZZODI' scoprendo territori selvaggi ed incontaminati. Con l’arrivo al rifugio Pramperet (km 15,8, ristoro 1 - 1857 m ) si entra nel Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi, per continuare poi alla base delle cime del TAMER - S.SEBASTIANO, dove salendo come capre dal suggestivo laghetto del Vach incontrerete il percorso della 53k, arrivando insieme al Rifugio San Sebastiano (km 30,0 - ristoro 2 - 1605 m) al Passo Duran. Il passo segna un cambio d’ambiente: MOIAZZA e CIVETTA una delle più colossali sequenze rocciose delle Dolomiti. Ampi circhi glaciali si alternano a “solitari campi solcati”. Incredibilmente solenne ed estremamente emozionante sarà percorrere il gigantesco basamento della “Grande Civetta” fino al Rifugio Coldai (km 43,8 - ristoro 4 - 2135 m) per poi scendere al ristoro al rifugio Passo Staulanza (km 54, ristoro 6 - 1766 m). Si corre quindi alla base del Monte PELMO, isolato e grandioso, che polarizza lo sguardo, considerato fra i più affascinanti e singolari monti Dolomitici, per certi versi assolutamente unico. Si transita poi a Zoppè di Cadore (km 66 - ristoro 8 – 1462 m) e al rifugio Talamini (km 70 -ristoro 9 - 1582 m) per giungere, in cima al Monte RITE, al Museo nelle Nuvole – Reinhold Messner Mountain Museum - con il rifugio Dolomites (km 76 - ristoro 10 - 2160 m). Lasciato il Passo Cibiana si sale fino a trovarsi faccia a faccia con il gruppo del BOSCO NERO, l’incredibile ventaglio roccioso degli Sfornioi, gli spigoli verticali della Rocchetta e Sasso di Tovanella, per poi letteralmente calarsi nuovamente nelle Dolomiti selvagge verso il Rifugio Casera di Bosconero (km 90 – ristoro 12 - 1457 m). Da qui uno sguardo agli SPIZ di MEZZODI’, le cime attraversate in partenza, alla valle che si snoda ai vostri piedi e l’ultima discesa per chiudere con il Percorso naturalistico del Fagarè quello che ricorderete come l’anello dolomitico più estremo e felicemente chiuso con il ritorno a Forno di Zoldo.